di Patrizia Marani
Con il rituale della pulizia mattutina – dalla doccia al dopobarba o all’abbondante successiva applicazione di crema per il corpo e massaggio, con tocco finale di una bella spruzzata di deodorante sotto le ascelle – si rischia – se non si fa attenzione alle etichette – di fare un bel pieno di parabeni, i conservanti antimicrobici sintetici più economici e diffusi al mondo. Un rischio che può avere delle conseguenze gravi per la nostra salute: vale, quindi, la pena di conoscerne bene le fonti per cercare di schivarli.
Usati per impedire il proliferare dei batteri in innumerevoli prodotti di cura personale, alimenti e farmaci sin dagli anni ’20, questa classe di prodotti chimici fa invece proliferare in vitro le cellule tumorali del seno (Byford, 2002; Pugazhendhi, 2007), hanno scoperto studi scientifici recenti, demolendo la convinzione di lunga data che, essendo rapidamente espulsi dal corpo, la loro tossicità, pur esistente, fosse del tutto innocua. Numerosi studi hanno, inoltre, svelato il carattere d’interferenti endocrini dei parabeni, in quanto si legano ai recettori degli estrogeni, alterando l’equilibrio endocrino dell’organismo umano.
PARABENI NEL CORPO UMANO
I parabeni sono misurabili nelle urine e sono stati rinvenuti nel latte materno, nel sangue e nei tessuti corporei delle persone: sebbene siano metabolizzati velocemente, la frequenza dell’esposizione li mantiene costantemente nel corpo umano, una componente stabile del peso tossico che ognuno di noi, uomini e donne – nonché bambini - dell’età della chimica moderna si porta dentro.
I sette principali parabeni che si possono trovare nelle formulazioni in commercio, il cui rischio, segnalato nella banca dati Skin Deep, va da alto a moderato, sono: methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isopropylparaben, isobutylparaben, butylparaben, benzylparaben e 4-hydroxybezoic acid. Altri due parabeni - calcium paraben e potassium paraben – sono, invece, classificati a basso rischio.
I parabeni, già in passato collegati ad allergie cutanee e sensibilizzazioni della pelle occasionali, sono al momento presenti in almeno 3559 prodotti cosmetici, così come evidenziato dall’ Enviromental Working Group.
DOVE SI TROVANO E COME POSSONO ENTRARE DENTRO DI ME?
L’utilizzo prevalente è quello di conservante nei prodotti cosmetici e di cura personale: ciprie, fondotinta, creme antietà e idratanti per il viso e il corpo, shampoo e balsami, bagni schiuma, creme e latti solari, deodoranti e antitraspiranti, acqua di cologna e profumi, prodotti per le unghie, dopobarba, saponi, prodotti per l'igiene dei bambini e dentifrici. Sono, inoltre, ampiamente utilizzati dall’industria farmaceutica. Possono essere, talvolta, pure impiegati come additivi nei cibi, nei preservativi e nei giocattoli tipo gel.
QUALI DANNI CAUSANO?
I danni tipici dei distruttori endocrini. Data la pervasività dei parabeni nei prodotti di cura personale, sono costantemente presenti nel corpo.
Uno studio del 2012 condotto dalla dott.ssa Dabre e da un team di ricercatori dell'Università di Reading, ha scoperto la presenza di parabeni nel tessuto mammario di 40 donne sottoposte a mastectomia, dimostrando fra l’altro la capacità di accumulo di queste sostanze nei tessuti umani.
Il team di ricercatori ha studiato 160 campioni di tessuto prelevati da 40 donne - 4 ognuna - che avevano subito una mastectomia fra il 2005 e il 2008 per cancro al seno primario, da diverse aree dall’ascella fino allo sterno. Di questi, il 99% dei campioni di tessuto conteneva almeno un parabene e il 60% dei campioni ne conteneva ben 5. 7 delle donne analizzate ha dichiarato di non aver mai usato prodotti antitraspiranti o deodoranti, suggerendo che i parabeni si erano accumulati nell’adipe del seno da altre fonti. La dott.ssa Dabre ha detto: “Questi risultati sono preoccupanti perché i parabeni hanno evidenziato di imitare l’azione degli estrogeni, l’ormone femminile che può provocare la crescita di tumori al seno. Molte delle concentrazioni dei parabeni misurati in questi tessuti del seno sarebbero sufficienti a provocare la crescita di cellule tumorali del seno estrogeno-dipendente in laboratorio”. La dottoressa precisa che non si può inferire dallo studio che i parabeni abbiano provocato il cancro al seno alle 40 donne, ma indicano la necessità e urgenza di ulteriori indagini.
Sempre nel 2012, Dabre ha dimostrato in laboratorio che se esposta ai parabeni, una cellula sana si trasforma in una cellula tumorale .
I parabeni presenti nei prodotti deodoranti e antitraspiranti risultano, tuttavia, tanto più sospetti in quanto i tumori crescono nell’area del seno più vicina all’ascella e sono più comuni nel seno sinistro, alla cui ascella la maggioranza delle persone (che usano prevalentemente la mano destra) tende ad applicare una quantità maggiore di prodotto, una teoria suggestiva, ma tutta ancora da approfondire.
COME DIMINUIRE L'ESPOSIZIONE AI PARABENI?
Evitare i parabeni è difficile, ma vale la pena di provare, senza attendere ulteriori indagini. Come misure preventive è consigliabile:
- Evitare l’applicazione di prodotti per le ascelle e deodoranti che contengono parabeni e, in genere, cercare prodotti alternativi che usano conservanti totalmente naturali o lavarsi più volte al giorno le ascelle con saponi naturali.
- Utilizzare oli naturali senza profumazioni sintetiche e creme per il viso e per il corpo con conservanti naturali e, se possibile, a km 0, giacché per i prodotti locali, c’è meno bisogno di utilizzare dosi elevate di conservanti.
- Limitare l’ingestione di cibo industriale o controllare le etichette. I parabeni ingeriti sono, tuttavia, meno pericolosi perché l’apparato digestivo li scompone.
- Controllare i bugiardini dei prodotti farmaceutici ed evitare quelli che contengono parabeni.
- Controllare gli ingredienti presenti nei prodotti di cura per il corpo e prediligere i saponi naturali privi di profumazioni artificiali.
FONTI ONLINE
Journal of Applied Toxicology Concentrations of Parabens in Human Breast Tumours Tumours
Philippa Darbre, the Problem of Parabens, VIDEO
FONTI BIBLIOGRAFICHE
The Toxic Consumer, di Elizabeth Salter Green, Karen Ashton
PER APPROFONDIMENTI SULLE FONTI E I DANNI CAUSATI DAGLI ORMONOMIMICI AMBIENTALI, LEGGETE "IL GRANDE INGANNO"
CERCA NELLA "TABELLA VELENI NEI PRODOTTI DI CONSUMO"IN QUALI CATEGORIE DI PRODOTTI SONO PRESENTI GLI INTERFERENTI ENDOCRINI E LE ALTERNATIVE ESISTENTI IN COMMERCIO
DIRITTI FOTOGRAFICI
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